Protezione delle acque in agricoltura – siamo pronti?
Le camere di drenaggio, di ingresso e di ispezione sono collegamenti diretti ai corpi idrici. I pozzetti devono essere costruiti o protetti in modo tale che protetti in modo tale che i nutrienti e i prodotti fitosanitari non possano entrare (direttamente, attraverso il suolo eroso o l’acqua di ruscellamento, ecc.) e inquinare i corpi idrici.
Inquinare i corpi idrici. I chiusini devono essere controllati regolarmente e i chiusini che perdono devono essere sostituiti. Se necessario i tombini devono essere rialzati o deve essere creata una zona cuscinetto intorno ai tombini.
Principio di base: i prodotti fitosanitari, il diesel, i grassi, i concimi non devono poter raggiungere le acque sotterranee, le acque superficiali, la rete fognaria pubblica, i pozzetti di ispezione, ecc. Anche quantitativi minimi possono causare danni notevoli alle acque.
I punti di controllo riguardano gli edifici agricoli, i prodotti fitosanitari (PPP), i carburanti, i grassi e gli oli, nonché gli apporti diffusi di nutrienti e PPP.
Con le immagini e le istruzioni potete verificare voi stessi se siete in grado di proteggervi dall’acqua. In caso di carenze, è consigliabile adottare misure per porvi rimedio rapidamente. In caso contrario, si rischiano lunghi procedimenti legali e riduzioni dei pagamenti diretti in presenza di carenze.
Informazioni complementari
I requisiti corrispondono alle basi giuridiche applicabili. Ulteriori informazioni sono disponibili nella guida all’attuazione dell’UFAM e dell’UFAG sulla protezione dell’ambiente in agricoltura:
Le indicazioni speciali per alpeggi / aziende d’estivazione sono contrassegnate dal simbolo:
1 Misure edili di protezione e smaltimento delle acque dell’azienda agricola
1.1 Fossa per liquami
Nessun difetto: le fessure chiuse da depositi o incrostazioni di calcare sono tollerate, poiché non vi è fuoriuscita di liquami.
Difetto: grandi fessure nelle pareti della fossa.
Difetto: fessura nella parete della fossa con conseguente fuoriuscita di liquami visibile.
Difetto: formazione di ruggine sulla parete metallica della fossa o sulle fascere d’acciaio
1.2 Deposito di letame / concimaia
Buone pratiche: i bordi impermeabili impediscono la fuoriuscita di percolato dalla concimaia.
Difetto: il letame è depositato a fianco della concimaia. Intorno alla concimaia si è formato un pantano in cui si infiltra il liquame.
Difetto: perdita di percolato
Difetto: perdita di percolato a causa di difetti nella struttura della concimaia.
Indicazione sulle deposito di letame / concimaia sugli alpeggi
Sugli alpeggi privi di accesso stradale, il deposito di letame al di fuori di una concimaia viene tollerato, anche se il percolato non è canalizzato verso una fossa per liquami. In questi casi si applicano i punti di controllo relativi al deposito provvisorio di letame (cfr. 1.3).
Con «alpeggi privi di accesso stradale» si intendono quelli che durante la stagione di estivazione non sono raggiungibili nemmeno con un fuoristrada.
Difetto: il letame non è depositato in una concimaia con deflusso del percolato indirizzato verso una fossa per liquami.
La mancanza è considerata tale anche sugli alpeggi con accesso stradale.
1.3 Deposito provvisorio di letame
Indicazione relativa al deposito temporaneo di letame
I regola, a causa del rischio di inquinamento delle acque il deposito temporaneo di letame non è autorizzato. Questa pratica viene, tuttavia, tollerata sulla superficie fertilizzabile, per brevi periodi (di solito, al massino 6 settimane). (cfr. UFAM et al., 2012: Elementi nutritivi e utilizzo dei concimi nell’agricoltura. Un modulo dell’aiuto all’esecuzione; capitolo 5.4.)
- Lo stoccaggio provvisorio deve essere coperto (p.es. con uno speciale telo idrorepellente).
- Il letame depositato provvisoriamente è stato coperto e posto ad almeno 10 m di distanza dalle acque.
- Si trova su superfici fertilizzabili e su un terreno non drenato.
- Lo stoccaggio provvisorio di letame di volatili è vietato.
- Se il materiale viene stoccato soltanto per pochi giorni, è possibile rinunciare alla copertura. Lo stesso vale per il letame di cavallo secco, ricco di paglia.
- Per evitare gli scoli, depositare il letame su una zona pianeggiante e cambiare la posizione da un anno all’altro, in modo da evitare un arricchimento eccessivo di elementi fertilizzanti nel terreno. Dopo la distribuzione del letame, seminare una coltura che ricopra rapidamente il suolo (sovescio, miscela foraggera, ecc.).
Indicazione relativa al Compostaggio a bordo campo
Per una migliore valorizzazione degli elementi nutritivi in esso contenuti, è possibile compostare il letame a bordo campo*, in cumuli ben ordinati (compostaggio a bordo campo). Il compostaggio a bordo campo del letame non rientra nei controlli di base della protezione delle acque nell‘ambito della CCA. Esso viene regolamentato nella guida all‘esecuzione Elementi nutritivi e utilizzo dei concimi nell’agricoltura (capitolo 5.5).
Buone pratiche: il deposito di letame è coperto.
Difetto: mucchio di letame scoperto; percolato visibile; durata del deposito troppo lunga (sviluppo di vegetazione sul cumulo di letame).
1.4 Stoccaggio del foraggio insilato
Le balle di foraggio insilato sono depositate su un prato concimabile. La fuoriuscita di piccole quantità di percolato è tollerata, purché l’erba cresca normalmente e non ci sia possibilità che perdite puntuali finiscano nelle acque superficiali, nello scarico delle acque meteoriche o nei pozzetti di drenaggio. . Le eventuali perdite di liquidi devono poter essere assorbite dal suolo e non raggiungere le acque superficiali o i pozzetti di drenaggio.
Nota: per assorbimento significa che i liquidi si distribuiscono il più uniformemente possibile (non in modo puntuale) sui prati concimabili adiacenti.
Buone pratiche: deposito su prato concimabile, senza percolazione verso acque superficiali, scarichi delle acque meteoriche o pozzetti di drenaggio.
Raccomandazione: cambiare ogni anno il luogo di deposito delle balle.
Buone pratiche: le balle di foraggio insilato sono depositate su un‘area pavimentata.
Il percolato, in questo esempio, è convogliato verso la fossa per liquami.
Difetto: fuoriuscita di percolato visibile; la crescita dell’erba accanto al silo è compromessa.
Nota: piccole fessure nella struttura sono tollerate, a patto che non ci sia fuoriuscita di percolato.
Difetto: la pavimentazione in calcestruzzo è visibilmente deteriorata (il calcestruzzo è corroso).
Difetto: perdita di percolato visibile, con deflusso verso lo scarico delle acque meteoriche
Le rotoballe sono depositate su un’area dotata di un rivestimento impermeabile e il percolato si riversa (o raggiunge) le acque chiare. Ci sono deterioramenti visibili del calcestruzzo, come crepe, sbeccature o ferri di armatura a vista.
1.5 perdita di percolato visibile, con deflusso verso lo scarico delle acque meteoriche
Per quanto concerne le aree di esercizio i controlli sono differenziati come segue:
a) area di esercizio permanentemente accessibile per bovini e suini e
b) area di esercizio non permanentemente accessibile; area di esercizio permanentemente accessibile per altri animali da reddito (pollame escluso) e igloo per vitelli nelle aziende di estivazione.
Secondo il documento per l’aiuto all’esecuzione Costruzioni rurali e protezione dell’ambiente (capitolo 6.1.2), le aree d’esercizio permanentemente accessibili costituiscono un tutt’uno con le stalle e devono possedere una pavimentazione impermeabile («non presentano crepe/buchi»), nonché un sistema che canalizzi le acque reflue verso la fossa per liquami. La definizione è indipendente dalla dimensione della mandria.
Le aree di esercizio prive di pavimentazione impermeabile possono essere utilizzate per al massimo 2 ore al giorno, conformemente a quanto stabilito nel documento per l’aiuto all’esecuzione Costruzioni rurali e protezione dell’ambiente (capitolo 6, tabella 13, indice 2). Nei settori üB (settori che non sono particolarmente minacciati ai sensi della protezione delle acque), un’utilizzazione più prolungata è possibile, se non c’è rischio di inquinamento delle acque.
Nota: per la detenzione di maiali all’aperto in zona di estivazione, bedere il supplemento «detenzione di maiali all’aperto in zona di estivazione».
Buone pratiche: area di esercizio per bovini permanentemente accessibile
Il rivestimento non presenta segni di deterioramento visibili, le acque di scarico non confluiscono verso le acque di superficie né verso una condotta di acqua piovana. Le acque piovane non si scaricano a fianco dell’area di esercizio (p. es., ci sono un bordo e /o una pendenza sufficiente verso l’apertura che porta alla fossa dei liquami, scarico nella fossa dei liquami, ecc.).
Difetto: scarico su piazzale di esercizio permanentemente accessibile per i vitelli
Non si impedisce il deflusso o l’infiltrazione dell’acqua piovana o il cortile non drena nella fossa dei liquami.
Nota per alpeggi / aziende d‘estivazione
Vi è lacuna se gli igloo per vitelli nelle aziende di estivazione sono posati su rivestimento permeabile (con crepe, buchi, ecc.) o su una superficie sterrata priva di accesso permanente a un pascolo e se gli igloo sono utilizzati per più di 2 mesi. Durante la notte l’accesso al pascolo può essere precluso.
Difetto: le acque reflue possono defluire al di fuori dall’area di esercizio.
Fonte 1: Area di esercizio per maiali, Fonte 2: Area di esercizio per bovini
Difetto: area d’esercizio ad accesso permanente con pavimentazione deteriorata (fessure / buchi).
Difetto: pantano nell’area di esercizio.
Difetto: smaltimento delle acque reflue nello scarico delle acque meteoriche.
Difetto: pantano e accumulo di escrementi.
Le acque non si scaricano su un terreno sufficientemente grande rivestito di vegetazione né nella fossa dei liquami. È possibile che vi sia una perdita puntiforme di liquami o di urina nel terreno circostante, nelle acque superficiali o in una condotta delle acque piovane.
1.6 Area di prelievo/riempimento di/con liquami e di lavaggio dei macchinari
Area di riempimento di/con liquami: situazione da verificare
La situazione rappresentata è conforme in assenza di perdite puntuali di liquidi, se i liquidi vengono smaltiti per assorbimento del suolo e se non ci sono rischi per le acque (immissioni nelle acque superficiali, nello scarico delle acque meteoriche o nei pozzetti di drenaggio).
Nota: per assorbimento significa che i liquidi si distribuiscono il più uniformemente possibile (non in modo puntuale) sui prati concimabili adiacenti.
Area di riempimento di/con liquami: situazione da verificare
Bisogna verificare se i liquidi dall‘area di riempimento possono confluire nelle acque superficiali, nello scarico delle acque meteoriche o nei pozzetti di drenaggio. Se fosse il caso, la situazione non sarebbe conforme.
Buone pratiche: l‘area di lavaggio senza buchi e disidratazione nello stoccaggio del letame da cortile
L‘area di lavaggio dei macchinari non presenta né buchi né crepe; inoltre le acque reflue confluiscono nella fossa per liquami.
Buone pratiche: le perdite liquide dell‘area di riempimento sono smaltite per infiltrazione nel prato fertilizzabile adiacente.
Le perdite liquide dell‘area di riempimento sono smaltite per infiltrazione nel prato fertilizzabile adiacente. Una camera di raccolta è disponibile.
Difetto: l’area di prelievo dei liquami è in collegamento diretto con lo scarico delle acque meteoriche.
Difetto: in caso di perdite accidentali, i liquami possono raggiungere lo scarico delle acque meteoriche.
Nota
- Il controllo delle aree di lavaggio per irroratrici è regolato al punto 2.3.
- Una buona pulizia dei macchinari aiuta a limitare la propagazione di neofite.
- L’area di riempimento e di lavaggio della botte per liquami, spandiletame e spandiconcime è conforme alla legge (Ordinanza dell’UFAG concernente gli aiuti agli investimenti e le misure sociali collaterali nell’agricoltura) e può essere utilizzata come area di travaso dei concimi.
2 Prodotti fitosanitari (PFS), fertilizzanti, diesel e altri liquidi, nonché sostanze potenzialmente inquinanti per le acque
2.1 Stoccaggio di prodotti fitosanitari
Buone pratiche: i prodotti fitosanitari vengono immagazzinati nei contenitori originali o in contenitori equivalenti etichettati correttamente.
I ripiani dell’armadio per i PFS servono anche da vasca di contenimento per eventuali perdite. Devono essere in grado di contenere il volume del contenitore di PFS più capiente.
Buone pratiche: stoccaggio di prodotti fitosanitari infiammabili in un magazzino/armadio ignifugo, che può essere chiuso a chiave.
Difetto: mancato stoccaggio di prodotti fitosanitari infiammabili in un magazzino/armadio ignifugo.
Non c’è la possibilità di chiudere il magazzino a chiave. Es liegt kein absorbierendes Material bereit, mit dem ausgelaufene PSM sofort gebunden werden können.
Nota: un locale di stoccaggio il cui pavimento non presenta né buchi, né fessure, ecc., ed è dotato di una soglia o di un dispositivo analogo, che permette di trattenere eventuali perdite e di impedirne la fuoriuscita, equivale a una vasca di contenimento ed è quindi conforme.
2.2 Area di deposito per irroratrici
Buone pratiche: in caso di precipitazioni, anche lance a pressione e cannoni per irrorare vanno parcheggiati in un luogo coperto oppure coperti con un telone impermeabile.
In questo modo, eventuali residui di PFS sugli apparecchi non possono venire dilavati e contaminare le acque superficiali.
Difetto: l’irroratrice non è riparata dalle precipitazioni (servirebbe una tettoia o copertura mobile, come ad es. un telone impermeabile).
Nota: bastano poche gocce o granuli di polvere di prodotti fitosanitari per contaminare l’acqua. Per questo motivo è proibito parcheggiarli in un luogo esposto alle intemperie.
2.3 Area per il riempimento e il lavaggio delle irroratrici in azienda
Ogni azienda dotata di un’irroratrice o di un atomizzatore deve avere accesso a un’area, mobile o fissa, su cui riempire e pulire il macchinario. Gli scarichi e le fughe di prodotti fitosanitari e dell’acqua di lavaggio sono raccolti in una fossa per liquami in servizio o in un sistema di ritenzione speciale, per esempio Biobed (non sciacquare mai i recipienti utilizzati in un lavandino collegato a un depuratore).
Le aree mobili devono resistere alle intemperie e il bordo di contenimento deve essere alto almeno 15 cm.
Informazioni complementari
Qui troverete ulteriori informazioni sul riempimento e la pulizia delle attrezzature di spruzzatura.
Piazza di riempimento e lavaggio per irroratrici a cosa prestare attenzione? (poster), AGRIDEA 2022
Piazza di riempimento e lavaggio per irroratrici a cosa prestare attenzione? (opuscolo), AGRIDEA 2021
Il corretto lavaggio delle irroratrici, AGRIDEA 2016
Raccomandazioni intercantonali sulle stazioni di riempimento e di lavaggio, PPG 2020
Tabella online sui sistemi di trattamento, AGRIDEA
Buone pratiche: l‘area di riempimento e di lavaggio non presenta né buchi né fessure e ha un bordo di contenimento.
L‘acqua di lavaggio è convogliata in un sistema specificatamente preposto alla gestione delle acque reflue (a sinistra nella foto). Se l‘inclinazione della piattaforma garantisce il recupero completo dell‘acqua di lavaggio non è necessario sopraelevare il bordo di contenimento.
Buone pratiche: l’azienda dispone di un’apposita area consolidata per il riempimento e il lavaggio delle irroratrici.
L’acqua di lavaggio confluisce in un’apposita vasca di dimensioni commisurate alle necessità, nella fossa per liquami oppure in un sistema specificatamente pensato per gestire le acque di lavaggio (ad es., Biobed).
Difetto: area pavimentata con fessure e buchi.
Nota: l‘acqua di lavaggio contaminata da PFS può essere convogliata in una fossa per liquami non più utilizzata solo se è disponibile un certificato valido che ne certifica la tenuta stagna.
Difetto: i serbatoi di raccolta a parete semplice, non interrati e dotati di vasca di contenimento, vanno coperti.
Nota
- La Confederazione versa contributi per la creazione di zone di riempimento e di lavaggio conformi alla legge (Ordinanza dell’UFAG concernente gli aiuti agli investimenti e le misure sociali collaterali nell’agricoltura).
- Una variante mobile è costituita da una vasca di ritenzione con almeno le dimensioni del polverizzatore, da posare durante il riempimento e la pulizia.
Le aree di riempimento e di lavaggio per le irroratrici possono costituire una via importante di immissione di PFS nelle acque (apporto diretto). Si raccomanda, oltre ai punti di controllo, di verificare se le acque di lavaggio confluiscono davvero verso la fossa per liquami, in una vasca di raccolta oppure in un sistema di gestione delle acque di lavaggio appositamente progettato:
Raccomandazione
- consultando il piano attuale di smaltimento delle acque,
o, nel caso non ci fosse il piano o non fosse attuale,
- versando dell’acqua sull’area e verificando che venga effettivamente convogliata verso la fossa per liquami, una vasca di raccolta o in un sistema di gestione delle acque di lavaggio.
2.4 Stoccaggio di carburanti, grassi, olio per motori, olio idraulico, diesel, olio da riscaldamento (volume del singolo contenitore > 20l)
Le perdite di liquidi non devono arrivare alle acque di superficie, nei tombini della rete di acque chiare né alle griglie collegate agli scoli. È possibile utilizzare l’intero locale di stoccaggio come vasca di ritenzione. Il presupposto necessario è che il pavimento
sia impermeabile, ossia che non vi siano né crepe né buchi e che le misure strutturali (p. es., una soglia sopraelevata in corrispondenza della porta) impediscano ai prodotti di raggiungere l’ambiente esterno.
Stoccaggio di carburanti, grassi, olio per motori, olio idraulico, diesel, olio da riscaldamento: situazione da verificare
Bisogna verificare che la vasca di contenimento abbia un volume almeno pari al volume del contenitore più capiente.
Buone pratiche: il deflusso incontrollato del carburante è impedito.
In caso di perdite, la vasca di contenimento può trattenere il 100% del contenuto del serbatoio.
Difetto: manca una vasca di contenimento
Manca una vasca di contenimento o una misura edile che impedisca il deflusso incontrollato di eventuali perdite.
Buone pratiche: materiale assorbente a disposizione.
2.5 Area di rifornimento (pompe stazionarie)
La stazione di rifornimento non presenta crepe né buchi né altri deterioramenti. Le perdite di liquidi non possono infiltrarsi né arrivare alle acque di superficie, ai tombini della rete di acque chiare o alle griglie collegate agli scoli. Se la stazione non è coperta, deve essere collegata a una fossa per liquami o in una camera di raccolta.
Difetto: stazione di rifornimento non idonea
Le perdite di liquidi non vengono raccolte e possono infiltrarsi e defluire nel suolo.
Difetto: oli e altre sostanze potenzialmente inquinanti disperse sul prato e libere di infiltrarsi nel suolo.
Buone pratiche: la pavimentazione dell’area di rifornimento non presenta né buchi né fessure.
Se l‘area di rifornimento non è coperta, lo smaltimento delle acque reflue passa attraverso un separatore di oli, posto prima della rete fognaria.
Nota: diesel, benzina, ecc. sono considerati liquidi inquinanti per l’acqua e possono contaminarla anche in piccole quantità.
Nota: le installazioni non stazionarie non sono controllate nell‘ambito dei controlli secondo l‘OCoC. Il cantone decide se un controllo è necessario.
3 Apporti diffusi di fertilizzanti e di prodotti fitosanitari
3.1 Pascolo
Accesso al pascolo: pantano tollerabile
Buone pratiche: mangiatoie e abbeveratoi fissi, installati su superfici consolidate.
Non ci sono eccessivi accumuli di escrementi. Ma non necessariamente asfaltate o cementate.
Difetto: mangiatoie e abbeveratoi fissi, installati su superfici consolidate.
Nota
- Il dilavamento puntuale, diretto o indiretto, di liquami/urina provenienti dal pascolo verso le acque superficiali o gli scarichi delle acque meteoriche non è consentito (non conformità).
- Le mangiatoie sono spostate regolarmente. I pascoli vengono sfruttati con una rotazione regolare.
Nota per alpeggi / aziende d‘estivazione
Le mangiatoie e gli abbeveratoi fissi, installati accanto agli edifici di alpeggi privi di accesso stradale, non devono necessariamente essere posizionati su superfici pavimentate, a patto che non ci siano né superfici prive di vegetazione né pantani troppo estesi (più di 300 m2) e nemmeno un eccessivo accumulo di escrementi solidi.
Pantano tollerabile su un pascolo, poiché interessa solo una piccola parte della superficie.
Difetto: eccessivo accumulo puntuale di escrementi.
Difetto: le zone di pascolo presentano estese zone fangose o grandi
superfici prive di vegetazione.
Nota per alpeggi / aziende d‘estivazione
Attorno ai carri da mungitura mobili non devono esserci estese aree senza vegetazione o pantanose (più di 300 m2), né accumuli eccessivi di escrementi solidi. Il gestore, mettendo a disposizione degli animali un’area di attesa sufficientemente grande, farà in modo che non si creino pantani troppo estesi. Se le condizioni non lo permettono (grandezza della mandria, durata del soggiorno), allora si rendono necessarie delle misure tecniche. Si applica il principio secondo il quale le immissioni di sostanze nutritive nelle acque, sia superficiali sia sotterranee, così come l’erosione vadano evitate.
Buone pratiche: carro di mungitura mobile in zona d‘estivazione: in questo esempio è stata evitata la formazione di pantani.
3.1.1 Precisazione per la detenzione di maiali all’aperto in zona di estivazione
Alpe: detenzione di maiali all’aperto – distanze e aree di stazionamento
La detenzione di maiali all‘aperto in zona di estivazione è autorizzata alle seguenti condizioni:
a. non avviene in una zona di protezione delle acque sotterranee (S1, S2, S3, Sm, Sh) o all’interno di un perimetro di protezione delle acque sotterranee;
nel perimetro di protezione delle acque sotterranee la detenzione di maiali all’aperto in zona di estivazione può essere autorizzata per un periodo limitato, a condizione che non ci siano pericoli per il futuro utilizzo delle acque sotterranee e che non vengano effettuati interventi strutturali;
b. dista almeno 10 m dalle acque superficiali situate a valle (corsi d’acqua, laghetti, stagni, ecc.);
c. non avviene in pascoli boschivi;
d. non avviene su superfici con divieto di concimazione, incluse le fasce tampone di biotopi, ad es.:
- riserve naturali;
- paludi e brughiere;
- siepi, boschetti e acque superficiali, compresa la fascia tampone di 3 m lungo questi oggetti;
- spazi riservati alle acque definiti legalmente;
- boschi, compresa una fascia tampone di 3 m lungo i bordi;
- superfici per la promozione della biodiversità (SPB) con divieto di concimazione secondo l’OPD.
Fonte: Elementi nutritivi e utilizzo dei concimi nell’agricoltura. Un modulo dell’aiuto all’esecuzione; tabella 3
Controllo del dilavamento di elementi nutritivi e della formazione di pantani
Buone pratiche: non c’è un eccessivo accumulo locale di escrementi solidi.
Non ci sono fuoriuscite puntuali di urina dal pascolo.
Nota: in caso di sovraconcimazione, o di formazione di pantani, devono essere presi degli accorgimenti quali, ad esempio, il trasferimento dei maiali su un’altra superficie o la recinzione delle zone compromesse dell’attuale area di stazionamento.
Controllo della superficie sterrata
Buone pratiche: la superficie sterrata è inferiore a 300 m2.
Nota
- Per superficie sterrata si intende la zona del pascolo priva della vegetazione.
- Limitazione della superficie: se la superficie sterrata è superiore a 300 m2, si applica la regola seguente: max 40 m2 di superficie sterrata/maiale. Ad esempio, per 20 maiali detenuti all‘aperto in alpeggio si tollerano al massimo 20 x 40 = 800 m2 di superficie sterrata.
Controllo di erosione e dilavamento
Difetto: mancanza di misure appropriate per evitare l‘erosione o il dilavamento all‘interno della parcella.
Nota: devono essere applicate misure appropriate per impedire l‘erosione e il dilavamento quali, ad esempio, la recinzione delle zone in pendenza, il rafforzamento delle scarpate con tronchi d‘albero, l‘alternanza del pascolo (un anno sì e uno no), la suddivisione del pascolo perpendicolarmente alla linea di massima pendenza (in modo da avere solo brevi tratti dell‘area pascolata esposti a erosione e dilavamento), la risemina delle aree sterrate una volta terminato il pascolo, ecc.
Area di foraggiamento e abbeveraggio
Buone pratiche: l‘area di foraggiamento e quella di abbeveraggio sono rivestite con materiale impermeabile.
- Non presentano né buchi né fessure
- I reflui vengono convogliati nella fossa per liquami.
Eccezione per gli allevamenti con meno di 12 suini situati al di fuori dei settori di protezione delle acque (altri settori (üB):
- l‘area di foraggiamento e quella di abbeveraggio devono essere consolidate, ma il rivestimento può essere permeabile;
- le acque possono essere drenate per infiltrazione su una larga superficie di terreno coperto da vegetazione (recintato).
3.2 Pozzi di drenaggio, pozzetti di scolo, pozzetti di ispezione di acque canalizzate sulla SAU
Buone pratiche: il coperchio sigilla il pozzo; non si notano né fessure né buchi visibili.
Nota: Vengono controllati solo i pozzi situati sulla SAU. I controlli possono essere mirati o in concomitanza con altri controlli legati al suolo. Nell’ambito dei controlli di base non vengono visionati i pozzi al di fuori dalla SAU.
Difetto: pozzi aperti oppure coperchi fessurati/bucati (possibili immissione di fertilizzanti e PFS).
Pozzi aperti oppure coperchi fessurati/bucati (possibili immissione di fertilizzanti e PFS).
I pozzetti di ispezione sono collegati direttamente alle acque. Questi impianti devono essere disposti e protetti in modo che nessun elemento fertilizzante o prodotto fitosanitario possa raggiungere le acque né per erosione né per dilavamento. Controllare regolarmente i coperchi dei pozzetti d’ispezione e. Se del caso, ripararli; necessario collocare i pozzetti di ispezione più in alto rispetto al piano di campagna o seminarvi intorno una fascia tampone.
Colophon
Immagine di copertina: Michel Fischler (ex AGRIDEA), Punto di contatto controlli di base protezione delle acque in agricoltura
Le immagini e le note si basano sui quattro manuali CCA, realizzati con il supporto di UFAM, KIP, PIOCH e SAV