Domande frequenti (FAQ) sul dilavamento in campicoltura
- Autore articolo Di Benedikt Kramer (AGRIDEA)
- Data dell'articolo 18.02.2025 (aggiornato al 06.03.2025)
Indice
- Deriva e dilavamento nella protezione fitosanitaria
- Rischio Deriva Campicoltura
- Misure Deriva Campicoltura
- Ugelli e punti di riduzione della deriva
- Rischio Dilavamento Campicoltura
- Misure Dilavamento Campicoltura
- Domande frequenti (FAQ) sul dilavamento in campicoltura
Con l’applicazione pratica delle norme sulla deriva e sul dilavamento, sorgono domande ricorrenti o casi particolari che non hanno ancora trovato una risposta adeguata. Per questo motivo, su questa pagina sono riassunte le domande e le risposte sulla tematica del dilavamento. Questa pagina è stata redatta con l’aiuto del gruppo consultivo in collaborazione con l’UFAG, l’USAV e l’UFAM e, se necessario, sarà man mano aggiornata e completata.
Nello spazio riservato alle acque non è consentito utilizzare prodotti fitosanitari.
PER
Se la fascia tampone obbligatoria in conformità della PER esige una distanza maggiore dalle acque, tale distanza deve essere rispettata. In questo caso, la fascia tampone obbligatoria in conformità della PER viene misurata a partire dalla linea di sponda (all. 1 n. 9.6 OPD).
Omologazione
Se il prodotto utilizzato prevede oneri per l’applicazione in questione, questi devono essere adempiuti. La scheda tecnica sulle fasce tampone può essere utile per capire da dove partire per la misurazione.
Sì, le siepi, i boschetti campestri e rivieraschi nonché il bosco possono essere computati su una fascia tampone ricoperta di vegetazione per ridurre il dilavamento, sia per la PER sia per l’omologazione. Questo è il caso anche per alcuni tipi di SPB [1] , descritti nella scheda tecnica Misure Dilavamento Campicoltura.
[1] SPB: superficie per la promozione della biodiversità ai sensi dell’OPD
PER
Si applica la scheda tecnica «Fasce tampone – Come misurarle, come gestirle?». Lungo le siepi, i boschetti campestri e rivieraschi nonché i margini del bosco dev’essere predisposta una fascia tampone larga 3 metri. Lungo le acque superficiali nel quadro della PER sono obbligatorie fasce tampone larghe 6 metri.
Omologazione
Si devono ottenere i punti di riduzione del dilavamento stabiliti all’atto dell’omologazione. Le superfici ricoperte da bosco o siepi situate tra una particella e le acque superficiali hanno un’efficacia paragonabile a quella di una fascia tampone e possono essere computate in relazione all’onere SPe contro il dilavamento. Ad esempio, se ci sono più di 20 metri di bosco o siepi tra le acque superficiali e i margini della particella, si ottengono 3 punti di riduzione del dilavamento (fascia tampone o bosco/siepi di 20 m = 3 punti di riduzione del dilavamento). Nota bene: è necessario mantenere una fascia tampone larga 3 metri lungo le siepi, i boschetti campestri e rivieraschi nonché i margini del bosco.

PER
Per il trattamento su tutta la superficie di prati naturali e temporanei nel quadro della PER si deve ottenere 1 punto di riduzione del dilavamento. Se il prato naturale o temporaneo è consolidato, ossia presenta una vegetazione fitta su tutta la vegetazione, la misura «Fasce inerbite all’interno della particella dove ha origine il dilavamento» è rispettata. In tal modo il punteggio richiesto è ottenuto e non si devono attuare ulteriori misure.
Omologazione
Devono essere adempiuti gli oneri stabiliti per il prodotto in questione e per la relativa applicazione. Quando si utilizza un prodotto con oneri contro il dilavamento su superfici a meno di 100 metri dalle acque superficiali e con una pendenza verso di esse superiore al 2% vanno attuate le misure necessarie. Quelle possibili sono elencate nelle Istruzioni del Servizio di omologazione concernenti misure per la riduzione dei rischi nell’utilizzo di prodotti fitosanitari. Per rispettare la misura «Fasce inerbite all’interno della particella dove ha origine il dilavamento (larg. min. 3 m)» nei prati e nei pascoli, quelli da sottoporre a trattamento devono essere ben consolidati (vegetazione fitta). Anche una fascia tampone con vegetazione fitta non trattata è una possibile misura per ridurre il dilavamento nei prati e nei pascoli.
PER
Vedasi quanto disposto per l’omologazione.
Omologazione
Fino alla semina della coltura principale il tipo di lavorazione del suolo è determinante anche per la semina di colture intercalari o sovesci invernali (semina a lettiera = 2 punti di riduzione del dilavamento, semina diretta = 3 punti di riduzione del dilavamento). Come per la coltura principale i punti di riduzione del dilavamento possono essere computati anche sulle particelle situate più in alto se la loro superficie è più piccola della particella su cui sono state attuate le misure (cfr. situazione 2, omologazione).
PER
Nel quadro della PER, per i trattamenti di superfici adiacenti a strade drenate o ad acque superficiali con la pendenza adeguata si deve ottenere 1 punto di riduzione del dilavamento. Dal profilo della PER la situazione relativa a un campo di stoppie può essere paragonata alla «semina a lettiera» e quindi un trattamento delle stoppie permette di ottenere il punteggio richiesto.
Omologazione
Devono essere adempiuti gli oneri stabiliti per il prodotto in questione e per la relativa applicazione. Quando si utilizza un prodotto con oneri contro il dilavamento su superfici a meno di 100 metri dalle acque superficiali e con una pendenza verso di esse superiore al 2% vanno attuate le misure necessarie.
Sia per la PER sia per l’omologazione la semina a bande (strip till) ai sensi dell’articolo 71d OPD è paragonabile alla semina a bande fresate e quindi permette di ottenere 2 punti di riduzione del dilavamento.
La misura «Fasce inerbite all’interno della particella dove ha origine il dilavamento» è finalizzata a ridurre il rischio di dilavamento. La disposizione non è regolamentata nel dettaglio per la PER e l’omologazione in modo che l’agricoltore possa predisporre la striscia dove si verifica il dilavamento e la misura risulti efficace. È quindi necessaria una valutazione sul campo. Idealmente, la striscia dovrebbe essere predisposta lungo le curve di livello.
Una fascia tampone ricoperta di vegetazione o una «Fascia inerbita all’interno della particella dove ha origine il dilavamento» larga al massimo 6 metri può essere computata sulla coltura e non costituisce un elemento SIG separato.
Se si predispone una fascia più larga o un elemento SPB è necessario che figuri separatamente nel sistema di informazione geografica SIG. Se la fascia è continua per tutta la lunghezza della particella, tecnicamente si creano tre nuove particelle. La fascia costituisce una particella separata (particella B) e può essere computata solo come misura per la particella a monte (particella C) (cfr. schema in basso).
PER
Lungo una strada drenata: la fascia inerbita (particella B) non può essere computata sulla particella A. Per questa particella va scelta un’altra misura. Se è collocata a oltre 6 metri di distanza dalla strada, per la particella C non devono essere adottate misure.

Omologazione
Lungo le acque superficiali: la particella A con la fascia tampone larga 6 metri lungo le acque superficiali (attenzione: soltanto la superficie inerbita può essere computata sulla fascia tampone ricoperta di vegetazione) consente di ottenere già 1 punto di riduzione del dilavamento. Se l’omologazione impone altri punti di riduzione del dilavamento sulla particella A vanno attuate ulteriori misure. Sulla particella C si ottengono 2 punti.

No, non ce ne sono né per la PER né per l’omologazione. Tuttavia, le misure sono accettate solo se sono adeguate per ridurre il dilavamento come richiesto. Una striscia di pacciame o paglia deve essere predisposta prima o immediatamente dopo il trattamento fitosanitario, ma prima che piova di nuovo. L’efficacia di questa misura è data dal fatto che lo strato di pacciame o paglia rallenta lo scorrimento della pioggia e in questo modo il terreno assorbe più acqua.
PER
Se i pozzetti non scaricano l’acqua raccolta nelle acque superficiali o in un impianto di trattamento delle acque reflue, bensì l’acqua s’infiltra comprovatamente in una superficie ricoperta di vegetazione, ciò va considerato come uno smaltimento a bordo strada. Non sono quindi richiesti oneri aggiuntivi contro il dilavamento. Il gestore deve dimostrare dove scarica il pozzetto di drenaggio.
Omologazione
L’omologazione non contiene prescrizioni per i pozzetti di drenaggio.
PER
È determinante il limite della particella.
Omologazione
L’omologazione non contiene prescrizioni per le strade e i passaggi drenati.
PER
Una scarpata ricoperta di vegetazione rientra nella fascia tampone. La distanza da una strada drenata o da un passaggio drenato nel quadro della PER viene misurata orizzontalmente (in analogia con la scheda tecnica sulle fasce tampone e i sistemi GIS). Le misurazioni vengono effettuate a partire dalla strada drenata. Vedasi l’esempio:

Se lungo la strada è richiesta una fascia tampone ricoperta di vegetazione larga 6 metri (1 punto di riduzione del dilavamento) può essere computata la larghezza della scarpata misurata orizzontalmente (2 m nel disegno). La fascia tampone deve proseguire sul campo (4 m sul disegno). Attenzione: per le fasce tampone conta soltanto la superficie ricoperta di vegetazione. Va detratta la larghezza delle corsie non inerbite eventualmente presenti.
Omologazione
L’omologazione non contiene prescrizioni per le strade e i passaggi drenati.